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Roberto Rosato

I campioni

• Roberto Rosato è nato a Chieri (Torino) il 18 agosto 1943 - Chieri 20 giugno 2010: è quindi "gemello" di Gianni Rivera. Cresciuto nelle giovanili del Torino, debutto in serie A con i granata a soli 17 anni, il 2 aprile 1961: l'allenatore Santos lo impiegò come terzino destro contro la Fiorentina.

• Con il Torino Rosato ha giocato per sei stagioni totalizzando 131 presenze e 4 gol e imponendosi all'attenzione generale come uno dei migliori difensori del campionato. Per il suo aspetto gentile, per i lineamenti quasi fanciulleschi che contrastavano con il suo fare spietato in campo, Roberto fu soprannominato "Baby face" o "Faccia d'angelo" prendendo spunto da un killer di origine polacca che negli anni Trenta terrorizzava la popolazione di Chicago.
• Nella stagione 1966-67 Rosato fu ceduto al Milan per la somma di 400 milioni di lire. Nereo Roc-co, allenatore dei granata che stravedeva per lui, non si oppose al trasferimento rendendosi conto che si sarebbe rivelato fondamentale per un salto di qualità nella carriera del giovane difensore.
• Dopo un avvio stentato (l'allenatore Silvestri un giorno, durante l'intervallo di una partita, fu costretto a mollargli un sano schiaffone per scuoterlo. Rosato divenne ben presto uno dei punti di forza della difesa rossonera grazie al suo repertorio che comprendeva colpo di testa, capacità di usare entrambi i piedi, tackles decisi.

Con il Milan Roberto Rosato giocò per sei stagioni assommando 187 presenze accompagnate da 5 gol. E con la maglia rossonera l'implacabile difensore dalla faccia da bambino vinse tutto quello che c'era da vincere: uno scudetto (1967-68), tre edizioni della Coppa Italia (1966-67, 1971-72 e 1972-73), una Coppa dei campioni (28 maggio 1969, a Madrid: Milan-Aiax 4-1), una Coppa Intercontinentale (superato l'Estudiantes nel doppio confronto dell'ottobre 1969), due edizioni della Coppa delle coppe (maggio 1968, a Rotterdam, Milan-Amburgo 2-0 e 16 maggio 1973, a Salonicco, Milan-Leeds 1-0).
La sua carriera si concluse al Genoa dove Buticchi lo dirottò dopo l'incredibile disfatta di Verona che costò ai rossoneri il decimo scudetto. Con la squadra rossoblu Rosato giocò per quattro campionati, dal 1973-74 al 1976-77 conoscendo l'amarezza di una retrocessione ma chiudendo in bellezza, riportando cioè il Genoa in serie A e disputando il suo ultimo campionato nella massima divisione.
• Anche in Nazionale Roberto Rosato ha saputo togliersi parecchie soddisfazioni. La sua prima maglia azzurra fu quella della rappresentativa juniores con cui esordì il 16 aprile 1960 a Linz (Italia-Portogallo 0-0) nell'ambito del torneo Uefa.
•Il debutto nella Nazionale maggiore avvenne il 13 marzo 1965 ad Amburgo (Germania Ovest-Italia 1-1) e in totale Rosato collezionò 37 presenze chiudendo il 21 ottobre 1972 a Berna (Svizzera-Italia 0-0). In azzurro il grande difensore degli anni Sessanta passò dalla delusione dei mondiali inglesi del 1966 (ma lui non prese parte alla "storica" par-
tita con la Corea) al successo nel campionato europeo del 1968 giocando la finalissima del 10 giugno a Roma (Italia-Jugoslavia 2-0) e al secondo posto ai mondiali messicani del 1970, un'avventura che lo segnalò alla ribalta internazionale come uno dei più forti stopper del mondo.
•Roberto Rosato divenne quindi un affermato assicuratore, al calcio ha detto addio in maniera definitiva nel 1977.







FONTE
"LA STORIA DEL MILAN"
FORTE EDITORE



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