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Nils Liedholm

I campioni

IL BARONE "ROSSONERO"

Valdemarsvik, 8 ottobre 1922 – Cuccaro Monferrato, 5 novembre 2007

Nils Liedholm è nato a Valdemarsvik, in Svezia, l'8 ottobre 1922. Dopo avere praticato vari Sport, iniziò seriamente l'attività calcistica nel 1938, nelle file dello Sleipner, una formazione di seconda divisione. Nel 1946 venne trasferito al Norrkoeping dove riusci a vincere due scudetti e nel 1948, con la maglia della Nazionale del suo paese, vinse pure il titolo olimpico ai Giochi di Londra.
A 27 anni, già ricco e apparentemente appagato, Liedholm venne acquistato dal Milan insieme al connazionale Gren. La squadra rossonera nella stagione precedente si era assicurata un altro svedese, il cannoniere Nordahl. I tre diedero vita al celeberrimo Gre-No-Li, caratterizzando uno dei periodi più gloriosi della storia milanista.
L'esordio di Nils Liedholm nella seria A italiana porta la data dell'1 settembre 1949. Quel giorno il Milan travolse per 3-1 la Samp a Genova. Con la maglia rossonera il grande svedese ha complessivamente disputato 359 partite in campionato segnando anche 81 gol e figurando così al primi posti tra i cannonieri milanisti del dopoguerra.
Nel Milan Liedholm ha gioca-to per 12 stagioni, cioè dal cam-pionato 1949-50 al 1960-61 compreso. Il suo ultimo incontro lo disputò il 21 maggio 1961. In questo lungo arco di tempo quello che nel frattempo era stato nominato il "barone", si aggiudicò qualcosa come quattro scudetti (1950-51, 1954-55, 1956-57 e 1958-59) e due edizioni della Coppa Latina (1950-51 e 1955-56). Con i colori rossoneri Liedholm prese parte anche a 17 partite della Coppa dei campioni e nel 1958 giunse pure alla finalissima del prestigioso torneo. In quella circostanza, però, il Milan fu beffato (3-2) a Bruxelles dal Real Madrid dopo i tempi supplementari.
Accettando il trasferimento in Italia, Liedholm fu costretto a rinunciare per lungo tempo alla sua Nazionale (con la quale aveva esordito nel 1974 nel corso di un vittorioso incontro casalingo con la Danimarca caratterizzato anche da un suo gol) e a due "mondiali" (quelli del 1950 e del 1954). La Federcalcio del suo Paese aveva infatti deciso di non convocare i "mercenari" finiti all'estero. Il capitano milanista fu però chiamato in occasione dei mondiali del 1958 organizzati proprio dalla Svezia: giunse alla finalissima ma fu sconfitto (5-2) dal Brasile di Pelè.
Conclusa la carriera di calciatore, il "barone" intraprese quella di tecnico, cominciando dalle formazioni giovanili rossonere fino a giungere alla guida della prima squadra. Il suo debutto in serie A nella nuova veste è del 4 marzo 1964, quando il presidente Riva e Gipo Viani decisero di esonerare Carniglia. Liedholm chiuse in terza posizione giungendo poi secondo l'anno seguente (1964-65). Nel campionato 1965-66 una violenta forma di epatite virale lo costrinse ad abbandonare l'attività e il suo posto venne preso da Cattozzo.
Dopo lunghi mesi di sosta forzata, ecco Liedholm tornare in panchina, chiamato dal Verona, allora in serie B. Salvati gli scaligeri dalla retrocessione in C, nel '67-'68 li portò trionfalmente in A. Dopo Verona queste le altre tappe del "barone": Monza, Varese, Fiorentina e Roma.
Nel 1977 Felice Colombo, appena subentralo a Duina, lo richiama al Milan. L'efficace lavoro di Liedholm dà subito ì frutti sperati: dopo un quarto posto ecco infatti il sospiralo scudetto della stella, giunto undici anni dopo il titolo che i rossoneri avevano conquistato nel '67-68, con Rocco in panchina e Franco Carraro presidenle.
Riportato lo scudetto nella sua Milano, il "barone", che nel frattempo vive stabilmente a Cuccaro Monferrato, in provincia di Alessandria, in una splendida villa circondata da vigneti, torna a Roma chiamato dal nuovo presidente, l'ingegner Dino Viola. Anche qui i risultali sono sorprendenti. Nell'arco di cinque stagioni infatti, il grande tecnico svedese riesce a cucire lo scudetto (1982-83) sulle maglie giallorosse, costruendo una grande squadra attorno alla classe e al carisma di Falcao. Oltre allo scudetto, la seconda avventura romana di Licdholm frutta tre edizioni della Coppa Italia (1979-80, 1980-81 e 1983-04) e una finalissima di Coppa dei campioni perduta ai rigori di fronte al Liverpool.
Nell'estate del 1984 Liedholm è di nuovo al Milan chiamato da Farina. Stavolta sulla panchina rossonera rimarrà per tre stagioni tutt'altro che facili, contraddistinte dal burrascoso passaggio di consegne tra lo stesso Farina e Berlusconi. Sarà proprio il re delle Tv private a far conoscere al "barone" l'amarezza del primo esonero, avvicendandolo con Capello a cinque giornate dal termine del torneo 1986-87.
Dal campionato 1987-88 il vecchio barone, ormai sessantacinquenne, è di nuovo a Roma per rilanciare la sfida al campionato.
Dopo l'ultima stagione da allenatore nel 1996-97, passò al giornalismo come commentatore sportivo.


FONTE
"LA STORIA DEL MILAN"
FORTE EDITORE



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